top of page
Satisfied young woman looking at camera. Team of multiethnic students preparing for univer

DSA - DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO

I DSA sono i Disturbi Specifici dell’Apprendimento che coinvolgono l’abilità di lettura, di scrittura e di calcolo.

Li conosciamo con questi nomi:

  • Dislessia, che indica la difficoltà di lettura

  • Disgrafia e Disortografia indicano le difficoltà di scrittura

  • Discalculia, che indica la difficoltà di calcolo

La legge 170/2010 riconosce e descrive questi quattro disturbi dell’apprendimento, sottolinea la necessità di diagnosi rapide e affidabili e percorsi di abilitazione efficaci, descrive le norme e i criteri precisi per identificare precocemente i DSA e dare supporto nella scuola e all’università alle persone con DSA.

Le caratteristiche dei disturbi dell’apprendimento che rientrano nei DSA ci permettono di capirli meglio:

  1. Sono specifici perché riguardano esclusivamente alcuni processi di apprendimento, cioè automatismi che non si sviluppano durante il percorso scolastico come la lettura precisa e fluente, la capacità di scrivere senza errori, con grafia regolare e decifrabile e usando lo spazio in modo adeguato, di elaborare i numeri e calcolare

  2. Hanno una matrice evolutiva: il disturbo dell’apprendimento si manifesta in età evolutiva, quando emerge la difficoltà del bambino a sviluppare una capacità che per gli altri invece diventa progressivamente un automatismo, ed è modificabile con interventi specifici. Il bambino con DSA non perde una capacità già acquisita anche solo in parte: i DSA non sono conseguenze di traumi, blocchi educativi, psicologici, relazionali e non nascono dalla poca applicazione allo studio

  3. Hanno origine neurobiologica: quando parliamo di DSA, parliamo di sviluppo atipico o neurodiversità, di caratteristiche individuali e non di patologia. Una persona con DSA ha intelligenza e capacità cognitive adeguate alla sua età: può però apprendere con difficoltà e a ritmo più lento rispetto ai suoi coetanei perché fatica e disperde energie a causa delle sue caratteristiche individuali di apprendimento che la didattica in quel momento non asseconda.

pexels-photo-311458.jpeg

COSA FARE SE SOSPETTI CHE TUO FIGLIO POSSA AVERE UN DISTURBO DELL’APPRENDIMENTO?

Un disturbo specifico dell’apprendimento si può diagnosticare con un percorso di valutazione di alcune ore dal termine del secondo anno di scuola primaria; prima si può comunque lavorare con percorsi di potenziamento in un’ottica preventiva. Se pensi che tuo figlio possa avere un DSA o i suoi insegnanti ti hanno segnalato una difficoltà specifica, chiedi un confronto con gli insegnanti, per collaborare a scegliere e applicare le strategie di potenziamento più adatte. 
Noi di STUDIO IMPLICITA ti accompagniamo dalla fase di valutazione fino alla fase di diagnosi di DSA.  Ti indicheremo il percorso più adatto per tuo figlio, per compensare il suo disturbo e agevolarlo nello studio e nell’apprendimento. Insieme alla scuola scriviamo il Piano Didattico Personalizzato (PDP), dove indichiamo le strategie e gli strumenti compensativi e dispensativi da usare per sostenere l’apprendimento. 

ADHD

Il Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività (ADHD) è un disturbo del comportamento caratterizzato da impulsività, iperattività e difficoltà di concentrazione, che colpisce il 3-5% dei bambini in età scolare (MTA Cooperative Group, 1999).

Numerosi studi  hanno dimostrato che i bambini con ADHD, confrontati con un gruppo di controllo “sano”, mostrano ampiezze minori e più lunghi tempi di latenza in varie componenti corticali, che possono indicare deficit nel processo attentivo e informazionale.

 

Indagini sull’attività EEG hanno riportato un’anormale abbondanza di basse frequenze, come le onde theta specialmente nelle zone frontali, e una riduzione nell’ampiezza delle onde più veloci, come le onde beta. In accordo con tali scoperte, analisi di Brain Imaging sia funzionale che volumetrico, hanno indicato una disfunzione del sistema fronto-striatale nell’ADHD, che può spiegare i deficit ai più alti livelli di controllo motorio, arousal, inibizione comportamentale e attenzione.

La caratteristica fondamentale dell’ADHD è la persistente presenza di un quadro caratterizzato da disattenzione e/o iperattività-impulsività che interferisce con lo sviluppo e il funzionamento.

1- DISATTENZIONE si evidenzia, sul piano comportamentale, con divagazione dal compito, mancanza di perseveranza, difficoltà nel mantenimento dell’attenzione, disorganizzazione non imputabili ad atteggiamenti di sfida o da mancata comprensione

 

2-IPERATTIVITA' implica un’eccessiva attività motoria, un dimenarsi, la sensazione che il bambino sia “sotto pressione”, tamburellamenti, loquacità; tali comportamenti si manifestano in momenti e situazioni in cui non sono appropriati. Nell’adulto l’iperattività può esprimersi con un’irrequietezza estrema o l’effetto logorante verso gli altri della propria attività.

3- IMPULSIVITA' si manifesta con azioni estremamente affrettate e che avvengono all’istante, spesso con elevato rischio per l’individuo. L’impulsività può esprimere un desiderio di immediata ricompensa, manifestandosi anche con comportamenti invadenti, come interrompere gli altri in modo eccessivo, o prendere decisioni importanti senza riflettere sulle possibili conseguenze nel lungo termine.

Le manifestazioni comportamentali devono presentarsi in più di un contesto, ad esempio casa, scuola, lavoro. Va, inoltre, considerato che i sintomi dell’ADHD possono variare a seconda dello specifico contesto.

Si differenziano tre sotto-tipi del disturbo:

  • Manifestazione combinata: manifestazione più tipica in età evolutiva, caratterizzata da un quadro combinato di sintomi di disattenzione e d’iperattività-impulsività.

  • Manifestazione con disattenzione predominante: i sintomi sono prevalentemente rilevabili nella categoria “disattenzione” rispetto a quella “iperattività-impulsività”. I bambini appartenenti a questo sottotipo di disturbo presentano minori problemi a livello comportamentale e minori difficoltà nelle interazioni con i pari; ciò può indurre genitori e insegnanti a trascurare la sintomatologia. Possono stare seduti in modo tranquillo, ma la loro attenzione non è diretta a ciò che stanno facendo o a ciò che l’insegnante spiega.

  • Manifestazione con iperattività-impulsività predominanti: la maggior parte dei sintomi si evidenzia nella categoria “iperattività-impulsività”. Possono essere presenti pochi sintomi di disattenzione, che però non raggiungono una soglia di rilevanza clinica.

TRATTAMENTO DELL'ADHD

Tra i metodi riconosciuti e di ultima generazione per il disturbo di ADHD che STUDIO IMPLICITA propone sono 

e

Inoltre quando si tratta il disturbo da deficit di attenzione e iperattività è importante organizzare e strutturare un intervento di rete tra : 

  1. BAMBINO/A

  2. FAMIGLIA

  3. SCUOLA 

  4. PERSONE DI RIFERIMENTO

Il nostro team di esperti qualificati è in grado di valutare e organizzare un piano di trattamento adeguato emirato per il miglior sviluppo e benessere psicologico del bambino/a e della sua famiglia. 

bottom of page